Madrid, stadio Santiago Bernabeu, 11 luglio 1982: Dino Zoff, capitano quarantenne dell’Italia del calcio, alza la Coppa del mondo. Gli azzurri hanno vinto il loro terzo campionato mondiale. Il più leggendario, quello di Maradona, Zico, Boniek, Platini, Rummenigge. Quarant’anni dopo, in occasione del suo ottantesimo compleanno, Zoff ricorda e racconta quei giorni, quell’avventura e quei personaggi mitici, dal «vecio» condottiero Enzo Bearzot al presidente partigiano Sandro Pertini, suo compagno in una memorabile partita a scopone sull’aereo di ritorno dai Mondiali; dall’urlo selvaggio e liberatorio di Marco Tardelli, quando il centrocampista segna il secondo gol nella finale contro la Germania, ai sorrisi infiniti di Paolo Rossi, dall’esempio di serietà e classe di Gaetano Scirea al discusso silenzio stampa che ebbe proprio in Dino Zoff l’unico portavoce: il paradosso del friulano taciturno. E poi tanti altri protagonisti indimenticabili, calciatori di un gruppo formidabile (Conti, Cabrini, Gentile, Antognoni, Oriali, Altobelli...) e scrittori che raccontarono in diretta quei momenti (Gianni Brera, Mario Soldati, Giovanni Arpino). Un viaggio sentimentale e umano nei gloriosi giorni spagnoli e nella carriera di uno dei più grandi atleti della storia del nostro sport, un gigante del Novecento non solo calcistico. Un viaggio che ripercorre anche il tempo e i sogni di milioni di italiani che ricordano quei giorni come i più belli della loro vita.
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