Un piccolo fascio di luce si fa strada in una stanzetta: qui una bambina dorme e sogna. La luce proviene dalla porta, che la mamma ha appena aperto per svegliarla. La bambina si veste, ma è ancora presa dal suo sogno. Un sogno triste, forse, con un bosco, un taglialegna, un enorme lupo e una piccola pozza, di lacrime, forse. Indossato il suo cappuccetto rosso, la bambina saluta la mamma e si incammina per la sua strada fino a raggiungere un bosco, dove incontra un lupo. Sta ancora sognando? O la sua visione notturna si sta avverando? Comincia così il viaggio di questo Cappuccetto Rosso, in una dimensione sospesa che invita il lettore a definire i confini fra veglia e sonno, fra realtà e sogno, e a dare significato a quegli elementi così noti, che tuttavia non hanno ancora perso il loro mistero: la luce della luna, il bosco, il lupo, la casa. Gabriel Pacheco continua la sua esplorazione delle fiabe classiche con un’interpretazione del tutto originale di questa conosciutissima storia, scegliendo di far dialogare le sue illustrazioni con alcuni versi di suor Juana Inés de la Cruz, poetessa messicana vissuta nel XVII secolo. L’ambientazione notturna e onirica del poemetto di suor Juana "Primo sogno" si sposa perfettamente con le immagini dai toni del grigio e del nero in cui una luce crepuscolare, calda e rossiccia, lascia via via spazio a un buio sempre più fitto per poi ritornare, più splendente che mai, nell’azzurro brillante che è il colore dei sogni e del cielo che si rischiara al mattino. Età di lettura: da 7 anni.
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